“A chi sa attendere, il tempo apre ogni porta.”
Proverbio popolare
Ho provato a praticare l’antica arte del saper aspettare.
Di fronte a questo mondo che cambia e continuerà a cambiare così come è nella sua sacra Natura, è davvero interessante (e ti invito a provare personalmente!) sperimentare un’attesa consapevole, attiva e fiduciosa, un saper attendere il fluire delle cose e delle emozioni, imparare ad onorare e rispettare le ciclicità delle stagioni fuori e dentro di noi, connettersi profondamente all’imprevedibilità e alla meraviglia del momento presente.
Prova a dedicare un pensiero di cuore e di gratitudine a quelli che hai percepito come i grandi ritardi della tua vita, quegli appuntamenti che oggi delineano esattamente la superficie e la profondità di ciò che sei.
Sono le tappe che la tua anima ha scelto per farti sperimentare la maestosità dell’inatteso nella tua vita.
Prenditi il tempo per fermarti a respirare la tua vita, per assaporare le tue incertezze, per coccolare le tue stanchezze, per amare quelli che chiami errori, per accogliere e godere dell’istante perfetto che è l’adesso.
E’ un tempo prezioso, unico, un tempo che i nostri nonni, maestri di questa antica arte, conoscevano profondamente, aspettavano pazientemente l’esprimersi della Natura, cantavano all’alternarsi del buio e della luce, e godevano dei frutti della terra quando i tempi erano maturi.
Accomodati consapevolmente al centro di tè, sorridi a tutta la frenesia del dover fare e del dover essere, e prenditi cura delle tue attese che hanno al loro interno l’infinita potenza della tua evoluzione e della tua espansione.
Come sarebbe vivere godendo ogni attimo della tua vita?
Quale sensazioni provi quando sperimenti l’attesa?